È stato assegnato oggi, in occasione della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, il premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, promosso dalla federazione agroalimentare e ambientale della Cisl attraverso la sua fondazione di ricerca. Al film iraniano “Dashte Khamoush” (Terra desolata) di Ahmad Bahrami il primo riconoscimento; menzioni speciali a “Śniegu już nigdy nie będzie” (Non cadrà più la neve), “Kitoboy” (Il ragazzo delle balene) e “Dorogie Tovarischi!” (Cari compagni)
VENEZIA, 10 SETTEMBRE 2020 – Si è svolta oggi presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, la consegna del Premio Collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, promosso dalla Fai Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche in occasione della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.
Il riconoscimento è andato al film “Dashte Khamoush” (Terra desolata) di Ahmad Bahrami (Iran, 2020, 103’). A motivare la scelta è stata la stessa giuria del premio, composta dal sociologo Ludovico Ferro, dal regista internazionale teatrale e cinematografico Alessio Nardin, dalla giornalista di Forbes Susanna Tanzi, dal Capo Ufficio Stampa della Fai Cisl Rossano Colagrossi e dall’esperto di cinema Luca Zamparini, della City University of New York.
“Il film narra la quotidianità di un mattonificio in un luogo remoto, ma partendo da uno spaccato di vita molto specifico riesce a descrivere criticamente gli elementi essenziali e archetipici delle relazioni che si instaurano in tutte le situazioni lavorative, toccando corde universali e temi di grande attualità, come il rapporto tra imprenditore e lavoratore o tra intermediari e subordinati, la rappresentanza, lo sfruttamento, il legame tra il lavoro e la dignità della persona”
Per la menzione speciale sul tema dell’ambiente sono stati scelti due film ex aequo: “Śniegu już nigdy nie będzie” (Non cadrà più la neve) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert (Polonia, Germania, 2020, 115’) e “Kitoboy” (The Whaler Boy) di Philipp Yuryev (Russia, Polonia, Belgio, 2020, 94′).
Il primo ha colpito per aver affrontato il discorso ambientale in modo originale e poco scontato: “A partire dal disastro di Chernobyl, il tema ecologico si lega a una tematizzazione indirizzata su diversi piani della condizione umana e sociale per poi emergere con forza nel finale, a completamento di una pregevole costruzione comunicativa in grado di elevare il racconto per immagini a pura forma artistica”, hanno affermato i componenti della giuria.
Il secondo, “Kitoboy”, si è distinto “per aver narrato in maniera compenetrata le dimensioni dell’ambiente naturale e dell’ambiente sociale”, affrontando i temi della sostenibilità ambientale di alcune attività umane, della globalizzazione della comunicazione, della disparità nella distribuzione delle risorse economiche e sociali.
La menzione speciale sul lavoro è andata invece a “Dorogie Tovarischi!” (Cari compagni) di Andrei Konchalovsky (Russia, 2020, 120’). Il film ha conquistato la giuria per aver affrontato un evento storico legato al mondo del lavoro, cioè l’organizzazione e la repressione di uno sciopero nella Russia dopo l’era Stalin e “per affrontare i temi della libertà, della democrazia, dell’autorità, attraverso i filtri delle relazioni familiari ed affettive”.
A consegnare i premi alle delegazioni presenti sono stati il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, il Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso e il Presidente della giuria Ludovico Ferro.
L’evento di premiazione è stato anche l’occasione per proiettare al pubblico della Mostra il docufilm “Siamo qui da vent’anni” (Italia, 2020, 48’). Realizzato dall’Anolf Cuneo, con il contributo del Consorzio delle ONG Piemontesi, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della Fai Cisl e della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, nell’ambito del progetto europeo “Frame, Voice, Report”, il documentario racconta la vita di alcune comunità di immigrati divenute da tempo fondamentali nella produzione di tante eccellenze agroalimentari piemontesi, in particolare nella provincia di Cuneo.
Hanno partecipato all’evento anche il regista del docufilm, Sandro Bozzolo, i Presidenti di Anolf Cuneo, Piemonte e Venezia, Roger Davico, Paolo Pozzo e Massaer Diane, rappresentanti della Fai Cuneo e della Fai Veneto, il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, il Console della Macedonia del Nord Vitanov Stojan, e i segretari nazionali della Fai Cisl: Mohamed Saady, Raffaella Buonaguro e Patrizio Giorni.
Arriva alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia un riconoscimento a quelle pellicole che si distinguono nel trattare tematiche relative al Lavoro e all’Ambiente. Ad organizzare il nuovo premio collaterale in occasione della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia è la Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche.
Nell’anno in cui tutto il mondo si è fermato per alcuni mesi e in cui quasi nessuno credeva più in una conferma del più antico festival del cinema del mondo, ci è sembrato giusto e doveroso presentare alla Biennale Cinema il nostro progetto:
«… premiare le opere cinematografiche più interessanti e significative che affrontano i temi del lavoro nelle diverse dimensioni sociali e antropologiche e della relazione tra l’uomo inteso come persona, le sue attività e l’ambiente (sia naturale che sociale). Ipotizziamo che queste direttrici tematiche, già presenti e consolidate nel panorama delle pellicole presentate a Venezia, saranno nei prossimi anni, anche in seguito all’evento epocale di Covid-19, sempre più frequenti e sviluppate dalle tematizzazioni cinematografiche».
La Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche ha il fine primario di promuovere, in Italia e all’estero, iniziative di studio, di ricerca e culturali sulle problematiche dell’agricoltura, dell’ambiente e della salute, del sistema agroalimentare e dell’agroindustria nonché delle attività di lavoro. È attiva nella promozione e nella produzione di documentari e più recentemente ha ampliato la sua azione nell’ambito artistico con la produzione di spettacoli teatrali (come “Il delegato”, opera che ha debuttato lo scorso ottobre a Matera Capitale Europea della Cultura) e docufilm.
L’ideatore del premio, il sociologo Ludovico Ferro, insegna Processi Culturali e Comunicativi all’Università di Padova e studia da decenni i festival cinematografici come luoghi di sfera pubblica. È il principale fautore dell’azione che Fai Cisl sta conducendo sul piano culturale per riportare il ruolo e la funzione del sindacato a una nuova centralità e visibilità nella società civile.
Il 10 settembre 2020 dalle 11.30 alle 13.30 presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge al terzo piano Hotel Excelsior saranno consegnati i premi e interverranno tra gli altri il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota e il Presidente della Fondazione, Vincenzo Conso. L’evento di premiazione ospiterà la proiezione speciale del docufilm «Siamo qui da vent’anni» (2020, Italia, 48’) con la presenza del regista Sandro Bozzolo e del Presidente di Anolf Cuneo, nonché produttore esecutivo, Roger Davico.
Per motivi di sicurezza, per partecipare è necessario procurarsi il biglietto gratuito tramite la biglietteria del festival (sezione VPB) e, per gli accreditati, attraverso il sistema di a loro dedicato per prenotare i film.
Il programma dell’evento è consultabile a questo link.
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